Il Cardinale Ravasi incontra Stefano Lazzari
La Scuola di formazione teologica diocesana “mons. Cesare Pagani” ha proposto l’incontro pubblico con il card. Gianfranco Ravasi, martedì 2 aprile alle ore 18.30 nella cattedrale di Città di Castello. Il porporato ha esposto una riflessione su “La fede tra silenzio, Parola e storia”.
Gianfranco Ravasi è nato nel 1942 a Merate (Lecco), esperto biblista ed ebraista, è stato Prefetto della Biblioteca-Pinacoteca Ambrosiana di Milano e docente di Esegesi dell’Antico Testamento alla Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale. Arcivescovo dal 2007, è stato creato cardinale da Benedetto XVI nel 2010. È Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura e della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra. La sua vasta bibliografia ammonta a circa centocinquanta volumi, riguardanti soprattutto argomenti biblici, letterari e di dialogo con le scienze: edizioni curate e commentate dei Salmi (3 volumi), del Libro di Giobbe, del Cantico dei Cantici, del Libro della Sapienza e di Qohelet. Tra le ultime pubblicazioni: «Adamo, dove sei?» (Vita&Pensiero 2017); Breviario dei nostri giorni (Mondadori 2018); Cuori inquieti. I giovani nella Bibbia (San Paolo 2018); Le sette parole di Gesù in croce (Queriniana 2019). Il Cardinal Ravasi collabora a giornali, tra i quali L’Osservatore Romano, Avvenire, sul quale ha tenuto per oltre quindici anni la rubrica “Mattutino”, e Il Sole 24 Ore. Ha condotto per più di venticinque anni la rubrica domenicale Le frontiere dello Spirito sull’emittente televisiva “Canale 5”. Il Cardinal Ravasi è membro di una ventina di Accademie italiane e internazionali (tra le quali l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, l’Accademia letteraria Parnassos di Atene), così come è stato insignito di vari Premi sia letterari sia civili, di diverse onorificenze di Stati e di una ventina di lauree honoris causa conferitegli da università in varie parti del mondo. Alla fine del convegno, ha incontrato le autorità cittadine ed ha ricevuto in dono due opere della Bottega Tifernate.
Le opere donate sono molto importanti per la storia, l’arte e la tradizione religiosa cittadina. L’affresco della foto rappresenta la Madonna delle Grazie, che Giovanni di Piamonte ha realizzato nel 1456 per il Santuario della Madonna delle Grazie. E’ considerata la protettrice della città. La seconda opera, sempre realizzata in affresco, rappresenta un particolare del dipinto della cupola del Duomo con San Florido, realizzato da Tommaso Maria Conca nel XVIII secolo. Il cardinale ha apprezzato molto la pictografia e ha mostrato interesse nell’approfondirne le caratteristiche e possibilità di applicazione.